Emozioni Inside Out: cosa provano davvero i bambini?

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C’è grande fermento per Inside Out 2, il nuovo film targato Disney Pixar, sequel di Inside Out uscito nel 2015 ed ormai considerato un piccolo cult. 

Tante famiglie andranno a vederlo nel weekend, alcuni genitori invece si chiedono: mio figlio è abbastanza grande per comprenderlo? Prova davvero le emozioni di Inside Out?

Questa domanda ne crea un’altra: ma come sono le emozioni dei bambini? Che cosa provano davvero, la rabbia e la paura di un bambino sono intense quanto le nostre? Come possiamo gestirle quando, come nel caso della protagonista di Inside Out, vanno fuori controllo?

Ne abbiamo parlato con il team di Tadà.

Inside Out: lo spunto per un bellissimo esperimento sulle emozioni

I bambini provano le cosiddette emozioni primarie sin da piccolissimi: rabbia, paura, tristezza e tutte le altre emozioni così vividamente presenti nel primo Inside Out sono innate e si manifestano già dai primi giorni di vita. Nel film, vediamo la piccola Riley in balia delle sue emozioni: la controllano ed influenzano il suo comportamento alternandosi in modo pressochè continuo. La Gioia cerca di vedere sempre il lato positivo, ma Paura, Tristezza e gli altri sentimenti prendono spesso il controllo. Nel papà e nella mamma, invece, le emozioni sono placidamente sedute ad un tavolo e si confrontano con calma prima di decidere ogni reazione. I bambini non hanno la capacità di verbalizzare e decifrare quello che provano e spesso invece  hanno reazioni “estreme” come crisi di pianto o di rabbia, oppure passano velocemente dalla felicità alla tristezza. Uno dei primi passi per aiutarli a gestire le loro emozioni è insegnare loro a riconoscerle e a nominarle. Questo processo, noto come alfabetizzazione emotiva, è fondamentale per il loro sviluppo emotivo. Genitori e insegnanti possono svolgere un ruolo chiave in questo senso, parlando delle emozioni apertamente e fornendo esempi concreti. Ad esempio, quando un bambino è arrabbiato, un genitore può dire: “Capisco che sei arrabbiato perché il tuo giocattolo si è rotto. È normale sentirsi così.”

Anche noi adulti dobbiamo esprimere le nostre emozioni, senza censurarle davanti ai bambini. Se il bambino raggiunge un nuovo traguardo enfatizziamo la nostra gioia, se fa una cosa pericolosa anche la nostra mimica dovrà essere adeguatamente modulata. Così come non dobbiamo nasconderci se siamo tristi. Censurando le nostre emozioni abitueremo il bambino a fare altrettanto, ed impediremo un sano sviluppo emotivo” spiega la dottoressa Lucia Avino, neuropsicomotricista dell’età evolutiva. 

(Ri)guardiamo quindi tutti insieme Inside Out (disponibile su Amazon Prime Video)! 

Dai 4 anni è molto utile  la lettura del libro I Colori delle Emozioni, utilizzato anche nelle scuole. 

Inside Out 2: da che età è consigliato?

In Inside Out 2 Riley è ormai un’adolescente e si scontra con emozioni nuove: l’invidia, la noia, l’ansia e l’imbarazzo. La prima cotta contribuisce ad amplificare tutti i suoi sentimenti. 

Molti genitori ci hanno chiesto: Ma il mio bambino è troppo piccolo per vederlo?

Ci siamo allora confrontati: se vogliamo portare al cinema anche un bimbo intorno ai 4-5 anni, ancora lontano dall’adolescenza, Inside Out 2 è comunque un ottimo film. 

Anche un bambino piccolo infatti, a suo modo, può aver già sperimentato “emozioni da grandi”: pensiamo per esempio a quando i bambini vanno in imbarazzo nel ripetere la poesia davanti a tutti, a quando arriva l’ansia della recita o quando un bambino vuole  a tutti i costi lo stesso gioco del compagno, sperimentando, così, una prima forma d’invidia. 

La reazione dell’adulto fa la differenza: se in questi casi rimproveriamo i bambini invalidando le loro emozioni,  finiremo per confermare l’idea che sono “sbagliati” rinforzando i sentimenti ed i comportamenti negativi. Se invece riconosciamo le potenzialità e le unicità di tutti i bambini di un gruppo o di una famiglia, nutriremo la loro autostima ed impediremo di rendere croniche emozioni invalidanti come l’ansia e l’invidia.

 

Emozioni: altri spunti utili

Con i più piccoli, che magari hanno difficoltà a stare seduti per tanto tempo al cinema,  possiamo inoltre proporre il cartoon Malag- L’Isola Stregata: un’avventura che parla delle paure dei bambini. La perfida strega Thoi Thè ha fatto un incantesimo terribile: gli animali hanno il potere di scoprire le paure di ogni bambino e le usano per spaventarli. Attraverso il cartoon i bambini elaboreranno la paura del buio, la paura di perdersi o di essere abbandonati…e scopriranno come superarle! Il cartoon, non a caso, è stato scritto dalla dottoressa M.A.Liccardi, neuropschiatra infantile, che ha usato la sua esperienza con tantissimi bambini. 

Potete trovarlo sul canale youtube Tadaplay e sull’app Tadà con giochi di comprensione e la possibilità di registrare il cartone con le vostre voci! In app il cartoon è disponibile anche con i simboli della CAA, per consentire ai bambini con Bisogni Educativi Speciali di poter guardare un piccolo film animato che parli delle loro emozioni. 

A proposito di emozioni: leggi anche l’articolo su l’importanza delle regole e dei no