Spannolinamento: consigli pratici per farlo senza stress
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C’è un momento temuto da tutte le famiglie: prima del primo giorno di scuola e dopo il primo dentino. Lo spannolinamento!
Togliere il pannolino però non è molto diverso da quello che siamo già abituati a fare, giorno dopo giorno: insegnare al nostro bambino una cosa nuova. Ecco i consigli e le strategie pratiche del team scientifico di Tadà per uno spannolinamento regolare e veloce. Non c’è un’età valida per ogni bambino: se quando cambiamo il pannolino, notiamo che è spesso è asciutto, significa che nostro figlio ha imparato a controllare la vescica. Potrebbe quindi essere pronto. Il modo più efficace però è quello di mettere in pratica già da prima una serie di accorgimenti per iniziare a preparare il bimbo in modo graduale e costante.
“Spesso le mamme usano fare lo spannolinamento in estate perché in caso di ” incidenti ” ci sono meno vestiti da lavare, ma in realtà è un percorso che può iniziare anche molto presto. Già dai 18 mesi è utile avere un vasino in bagno per permettere l’ imitazione degli adulti e quando si va in bagno si può iniziare a portare il bambino con sè per abituarlo” spiega la dottoressa Lucia Avino, neuropsicomotricista dell’età evolutiva e founder di Tadà.
Invece del vasino colorato o giocoso, con luci, suoni o a forma di animale, posizioniamo in bagno un vasino che riproduce in miniatura il Wc degli adulti: è realistico, non sembrerà un gioco che rischia di distrarre il piccolo dal suo obiettivo. Questo, che trovate su Amazon, ha anche il suono dello scarico: My real Potty- Vasino per bambini.
Anche i libri ci aiutano a tracciare un percorso, alla fine del quale abbandonare il pannolino diventerà quasi naturale: Topotto, posso guardare nel tuo pannolino? è un libro illustrato in grado di suscitare subito l’interesse del bimbo, con uno story telling utile per avvicinarsi ed abituarsi al vasino. Molto utile anche il mio Il mio super pipìcaccalendario, che aiuta a completare lo spannolinamento attraverso incentivi divertenti come premi e sticker.
Si rivelerà molto utile scegliere insieme anche bottiglie e borracce divertenti che incoraggino il piccolo a bere.
Lasciate che all’inizio il bambino giri senza pannolino, con una maglia un po’ più lunga. Se le prime volte non va a buon fine, non fatene un dramma: chiedetegli se ha sentito arrivare la pipì e di prestare attenzione la prossima volta, poi cambiate argomento. Imparerà pian piano a riconoscere lo stimolo senza pressioni.
Con i bambini è molto importante impostare una routine: portatelo sul vasino appena sveglio (la giornata inizia con la pipì!), insegnategli a lavare le manine. Se ha paura di fare la pupù sul vasino, rendete il momento una routine familiare che gli dia sicurezza: per esempio leggete una fiaba. (Leggi qui come impostare la routine anche per la buonanotte).
Almeno all’inizio, può essere utile monitorare ogni quanto il bambino fa i suoi bisogni e tenerne traccia: se nostro figlio fa la pipì ogni 20 minuti, ogni quarto d’ora ricordiamogli in modo leggero e naturale che deve andare in bagno. Se lo step successivo, passare al water, non è immediato, possiamo aiutarci con un’altra divertente avventura animata di Topotto, che trovate a questo link.
E se non ne vuole sapere?
Se dice di no o oppone resistenza, non insistete e non parlate più dell’argomento per 3-4 settimane. Se non si oppone ma semplicemente ha paura e non si sente pronto, continuate a leggere e a sfogliare insieme i libri, fatevi accompagnare in bagno ma non forzatelo ad usare il vasino. Aggiungete però dei supporti visivi che lo incoraggino ad usarlo: libri, giochini accanto al vasino che gli tengano compagnia. E non dimentichiamo un piccolo accorgimento per quando siamo fuori casa: anche se nostro figlio ha imparato ad usare vasino o wc e riconosce lo stimolo, nei primi tempi può sempre accadere che senta il bisogno di farla nel momento stesso in cui lo dice. Teniamoci pronti e portiamo con noi un vasino portatile, come quello in foto. Lo trovate su Amazon