Arriva una sorellina: i consigli della Dott.ssa Avino su come affrontare il cambiamento

Tempo di lettura: 4 minuti

L'opinione di Lucia Avino sui benefici dei giochi memory per i bambini

Sono Lucia Avino, neuropsicomotricista dell’età evolutiva e co – founder di Tadà. In tanti mi conoscete come la dottoressa dei giochi: ma da poco sono diventata anche una mamma (bis!) Nella nostra famiglia 20 giorni fa è arrivata Vittoria, la sorellina di Falvio: questo ha portato con sé una serie di cambiamenti.  Primo fra tutti: Flavio, 5 anni, è diventato un fratello maggiore. Ed è più semplice a dirsi che a farsi, vero? In questo articolo condivido con voi il nostro racconto, con strategie e considerazioni su come cercare un nuovo equilibrio nella famiglia che cresce.

È possibile che troverete consigli utili, ma anche cose che non fareste mai…ed è giusto così. Ognuno nella propria vita e organizzazione familiare compie delle scelte che possono essere o meno condivise: a volte dettate da seri ragionamenti, altre semplicemente da una scelta veloce tra costo – beneficio!

Il momento della notizia: l’arrivo della sorellina

Scoprire la gravidanza è stato un momento di enorme gioia ma ha portato con sé anche mille paure…Il primo pensiero è andato al nostro primogenito e a come avrebbe potuto prendere la notizia: trovare il momento giusto per dirlo a Flavio non è stato semplice.

Come comunicare al primo figlio che sta arrivando un fratellino/sorellina?

Il nostro stato emotivo è fondamentale per far si che un bambino si sintonizzi sulle giuste emozioni, per questo motivo abbiamo deciso di non dirgli nulla fino a quando non fossimo sereni e la gioia avesse superato la paura che qualcosa andasse storto.  Così, intorno al quinto mese, circondati dalle persone che amiamo e nel nostro luogo del cuore, gli abbiamo detto che sarebbe diventato un fratello maggiore. Lui si è mostrato entusiasta di avere una sorellina. Abbiamo fatto anche una scommessa sul sesso, vinta da lui!

L’attesa della sorellina

I 9 mesi di gravidanza sono un lungo periodo di tempo che può far creare delle aspettative che non sempre si realizzano. Per questo motivo, nei 4 mesi che restavano dopo aver dato la notizia a Flavio, abbiamo deciso di non caricare il bambino di tante aspettative e di non coinvolgerlo troppo nelle decisioni importanti. 

Ad ogni ecografia, ad esempio, veniva informato e reso partecipe attraverso foto e video ma è rimasto a casa. Abbiamo deciso di non portarlo con noi per non fargli sentire la nostra tensione in una stanza medica. Parlare e ascoltare i nostri bambini è fondamentale. Accogliendo con comprensione le sue emozioni abbiamo scoperto che, nel periodo dell’attesa, il suo problema più grande era non sapere una data precisa dell’arrivo della sorellina.

Per aiutarlo, abbiamo dato come periodo di riferimento 3 settimane in cui sarebbe potuta arrivare la sorellina e abbiamo pianificato insieme i giorni in cui la mamma sarebbe stata in ospedale. Questo gli ha ridato tranquillità e sicurezza. 

L’arrivo della sorellina

Nei giorni di degenza, per esigenze organizzative familiari, abbiamo scelto di non mandarlo a scuola. Quando ero in ospedale abbiamo fatto molte chiamate, e per me è stato di grande aiuto vederlo sereno a casa, circondato dalle persone che ama e con cui è abituato a stare quando io sono a lavoro. 

Per rendere l’attesa del nostro ritorno a casa ancora più coinvolgente, gli abbiamo fatto recapitare un regalo da parte della sorellina: un gioco nuovo da fare in compagnia! Tra i nostri giochi in scatola, consiglio Chop Chop!, che permette di fare tanti giochi per esempio con i nonni o gli zii: in questo modo il bambino potrà condividere un’attività e sentirsi al centro dell’attenzione delle persone care, e non soffrirà del fatto che sono tutti presi dal nuovo arrivato.  Potete usare il codice sconto benvenuto.

Il ritorno a casa: la vita in 4

Per festeggiare il nostro ritorno a casa, Flavio ha preparato una festa per Vittoria con tutti i suoi personaggi preferiti. Quando la sera ha visto tutta la famiglia riunita per dare il benvenuto alla piccola l’abbiamo visto provare una tempesta di emozioni contrastanti, dalla felicità, a scatti di rabbia, a comportamenti di evitamento. 

Queste emozioni si sono ripresentate anche durante la prima settimana, in cui abbiamo deciso di non farlo andare a scuola per fargli vivere la nuova presenza a casa, nei nostri spazi e nelle nostre routine.  Un’altra strategia che abbiamo utilizzato è stato dire a tutti di non chiedere al bambino se potessero prendere in braccio o giocare con la sorellina, come se fosse lui a deciderlo.

È importante far capire ai nostri bambini che con l’arrivo di un fratellino/sorellina l’amore dei genitori non si divide, ma si moltiplica.  Per rassicurarlo abbiamo creato delle nuove routine familiari che coinvolgessero di più il papà o altri membri della famiglia. 

Come affrontare l’arrivo di una sorellina/fratellino

Care mamme, possiamo urlarlo: non è facile. Non è facile autoregolarsi quando nel post parto siamo le prime a vivere emozioni amplificate (ormoni, stanchezza, dolori). Non è facile ascoltare il primogenito quando il neonato ti assorbe tra poppate, cambi pannolino, nanne e bagnetti, tutto sembra assorbire la tua mente e renderti poco lucida… C’è bisogno di aiuto nel post parto sempre, per il primo figlio nell’esperienza, per il secondo nella gestione dei nuovi tempi da dedicare alla famiglia e a se stessi.  Fortunatamente ho molte persone che mi aiutano e li ringrazio quotidianamente per esserci nelle nostre giornate.

Non nego che Flavio ce ne ha dette tante in questi giorni, ma ogni volta cerco di ricordarmi che sta vivendo un momento complesso, in cui elabora continuamente emozioni diverse. Dobbiamo essere comprensivi e dedicargli il giusto tempo giocando e raccontando storie come abbiamo sempre fatto. Dopo la prima uscita di famiglia, Flavio ha realizzato che la nostra famiglia è bella anche ora che siamo in 4 e che potrà continuare a fare le cose che ama.

Oggi Flavio la sera le dà un bacino della buonanotte, le fa una carezza, facciamo il nostro abbraccio di famiglia e il nuovo equilibrio pian piano si sta ripristinando.

Nel prossimo articolo (ma datemi un po’ di tempo!) vi elencherò tutti i tool e gli acquisti veramente utili con un neonato, da mamma e da neuropsicomotricista.

Grazie per esser parte della community di Tadà

Lucia

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